Sci

La squadra azzurra femminile colpisce ancora: Marta Bassino è oro in SuperG in una gara thrilling con una partenza molto lenta e una seconda parte di gara da fulmine. Marta è scesa con l'8, tutte le avversarie pericolose arrivavano dopo e fino a metà erano tutte in vantaggio, per poi perdere da mezzo secondo in su nella seconda parte.

Con lo spavento finale della giovane neozelandese Robinson scesa con il 30, capace di tutto e in vantaggio fino a quattro porte dal traguardo quando è arrivato un errore che l'ha poi relegata al settimo posto.

Il resto del podio: Shiffrin seconda, Hütter e Lie terze. Brignone è ottava, Goggia 11a, Curtoni per ora 14a.

In un giorno di festa per lo sci azzurro arriva la terribile notizia della morte a soli 37 anni di Elena Fanchini, argento in discesa ai mondiali 2005 e che aveva dovuto lasciare l'attività agonistica alla vigilia delle Olimpiadi 2018 perché le avevano diagnosticato un tumore.

Da quel momento era iniziata la battaglia contro il male che a un certo punto sembrava vinta, fino a 6 mesi fa quando il tumore è tornato più aggressivo di prima.

Argento Brignone nel gigante, vince Mikaela Shiffrin che riesce a conservare 12 centesimi al ritorno impetuoso dell'azzurra. Marta Bassino termina quinta, paga un grave errore nella prima manche che l'aveva sbattuta fino al 13°posto.

Giornata con il botto negli sport con gli sci.

Sofia Goggia vince la libera di Crans Montana con Federica Brignone seconda e Laura Pirovano settima.

Simone Deromedis fa la grande sorpresa e vince il titolo mondiale di skicross, era già un risuiltato clamoroso esser entrato nella finale dei 4 per l'oro, non solo ha vinto ma ha dominato la gara.

Non so quanto vorranno andare avanti in questo modo, ma lo sci di fondo ha un problema: oggi nella 50km di coppa del mondo, 10 NORVEGESI ai primi 10 POSTI.

Non so dire di preciso quale sia il problema, doping incluso, ma una roba del genere non si era mai vista, neanche con i russi che facevano doping di stato, neanche con i finlandesi beccati negli anni '90.

E' vero che molti big di altre nazionalità non si sono presentati (i norvegesi invece c'erano perché correvano in casa) a causa della troppa vicinanza di questa data con la 50km mondiale da poco disputata, ma un campionato nazionale in coppa del mondo è uno spettacolo piuttosto ridicolo.

Nella sprint di oggi, 8 norvegesi su 12 nelle semifinali, 5 su 6 in finale.

Grande bis di vittorie per Federica Brignone nei due giganti canadesi di Mont Tremblant. Dopo il dominio di ieri, oggi prima manche difficile con un errore che l'aveva relegata al sesto posto con oltre un secondo di ritardo dalla vetta.

Ma nella seconda manche cambiano le condizioni meteo, inizia una tormenta di neve, lei è la migliore nel buttarsi a capofitto nella tempesta e strappa una vittoria epica che la porta da sola in testa alla classifica delle azzurre vittoriose in coppa del mondo a quota 23.

"Questo giro sono veramente orgogliosa di me stessa. Non si vedeva veramente nulla nella seconda manche, le condizioni climatiche erano veramente difficili e peggioravano minuto dopo minuto. fra una manche e l’altra parlavo con mio fratello e ci dicevamo che nell’ultimo mese abbiamo trovato spesso queste condizioni, dovevo farmi trovare pronta. Ho provato a dare il massimo, evidentemente avevo il sole dentro di me".

Non ci poteva essere stagione dello sci senza un infortunio per Sofia Goggia: in allenamento si è rotta una gamba, tibia e perone. E tanti saluti al resto della stagione, alla coppa di discesa e alle gare che restavano. Meno male che non è un anno da mondiali o Olimpiadi.

La seconda discesa di Crans Montana è il trionfo italiano con la prima vittoria in discesa di Marta Bassino perfetta che rifila a tutte più di un secondo tranne che a Federica Brignone, seconda a 54 centesimi. Poi arriva Laura Pirovano che poteva tranquillamente mettersi al terzo posto se non fosse stato per un errore nel finale che la fa terminare quinta.



Da registrare anche l'ottimo undicesimo posto per Teresa Runggaldier (figlia di Peter), 25 anni, in progresso costante e pronta per entrare fissa nel lotto delle migliori.

Le italiane tendono spesso a maturare tardi. Per esempio, Laura Pirovano l'aspettiamo da anni, è arrivata a 27 e finalmente vede i vertici delle classifiche.