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| Siccome l'altra sera ho visto molto poco, tra Europa League e altre faccende (compreso il nostro Contest...), sto recuperando pian piano la serata.
Riguardo alla conversazione Lace-Tia, a proposito del "format" di quella parte di show.... ecco, se devo definirlo con un aggettivo, direi "cialtrone". Magari sarà scontato, ma è proprio adatto a quello che ho visto.
Lace ha accennato un significativo "mi hanno chiamato a raccontare cose sulle modelle". In effetti, quella dev'essere stata la preparazione dello show: hanno detto alle due signore di mettersi lì sedute e raccontare qualcosa sulle foto che vedevano. Unico lavoro preparatorio: caricare le foto sul tablet di Lace. Stop. Le due conduttrici potevano forse fare meglio, ma in quelle condizioni di vuoto totale secondo me hanno fatto il possibile. A nessuno è venuto neanche in mente di affiancare alle foto i nomi delle modelle raffigurate, in modo da evitare continue pause a chiedere in giro "e questa come si chiamava?" spesso terminate senza aver realmente capito come la fanciulla in foto si chiamasse. Ma allora, se nessuno di voi che dovete parlarne le conosce, perché le fate vedere? Persino la scelta delle foto pareva troppo faticosa? Per non parlare degli interventi delle persone fuori campo che spesso non parlavano al microfono (anche a lungo) tagliando fuori chi li stava a vedere e ascoltare. Roba che neanche nelle tv di provincia ormai si vede più.
Su ETV e la sua storia si potrebbero fare ore di trasmissione ben più attraenti di quell'ora e mezza anti-televisiva che abbiamo visto. Per esempio, nessuno ha pensato di far registrare via Skype dei brevi saluti alle ex-modelle? Sì, c'era da lavorarci sopra, c'era da rintracciarle, c'era da registrarle, c'erano poi da montare i filmati. Si chiama lavorare in tv. Lo so, pareva brutto e faticoso. E poi non sarebbe stato neanche a pagamento sul web..... ma scherziamo?
La conclusione è sempre la stessa, inevitabile: i paroloni, l'arte, il marketing, tutte le bischerate altisonanti provano a nascondere una tremenda povertà di idee e voglia di lavorare che li porta ogni volta lontani anni luce dai concetti base del fare tv. Sono una tv locale di quelle a conduzione familiare degli anni '70 trasferita nel 2014. Tanto è vero che finché sono rimasti solo così senza spingersi oltre, pur rendendoci tutti conto dei loro enormi difetti, risultavano infatti pure simpatici. Poi con una riverniciata al nome, mettendo di mezzo il web, l'arte (de 'sta cippa), l'amicizia venduta a etti, la top class e tutte le boiate truffaldine che conosciamo, hanno pensato di potersi spingere in mari sconosciuti, per andare a affondare miseramente nell'oceano della loro cialtroneria. Peccato.
Ah... per finire.... nonostante le loro continue autocelebrazioni e autoreferenzialità varie buttate lì sempre piuttosto a sproposito.... a pensare alle ex-modelle, mi venivano in mente delle domandine semplici semplici: quanto realmente le ex-modelle di ETV vogliono ricordarsela la loro avventura là dentro? Perché quel mondo meraviglioso di persone stupende che ci raccontano ogni giorno sul web, sul sat, sul loro wall non appare mai nei c.v. di nessuno di loro e neppure nel sito della società di Ivo Palmov? Così per dire.....
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