| Carina, questa discussione, ma credo sia pura fantasia insuscettibile di traduzione in realtà. La differenza tra erotismo e pornografia é nel contesto: un film porno é una serie di scene di attività sessuale riunite come capita, con un minimo sindacale, quando c'é, di passaggio narrativo; un film erotico vede prevalere il contesto narrativo, in cui creare gli spunti e l'atmosfera per i passaggi più espliciti, inidipendentemente dalle modalità più o meno o niente "crude" della ripresa di questi. ETV non é un canale pornografico (interazione tra modelle zero, attività in solitario anche); mi pare di capire sia stato al limite dell'esserlo, oggi non é neppure un canale erotico (scenografia fissa, ripresa anche, quasi, ragazze che si spoglicchiano senza un perché). La ripetitività del porno senza esserlo. Costruire un contesto narrativo costa: scenografie, costumi, un minimo di sforzo neuronale per "sceneggiare" un'idea (o stipendiare, in caso di mancanza, qualcuno che i neuroni li abbia). Se l'obbiettivo é vendere una tariffa telefonica, costa troppo. ETV é un reality, il contesto é dato dalla trasmisisone in sé. La gente guarda le modelle per vedere cosa fanno e cosa no, e la sceneggiatura se la fa in proprio (la carina timida che non si spoglia, quella che avrebbe amche lo sguardo di fuoco, ma certe cose in pubbluco non le fa, quella che alle 23.01 é a seno nudo ed alle 00.01 pucci all'aria. la smandrappona ...). Come ogni reality può durare all'infinito, ruotando un minimo gli interpreti e magari il loro ruolo (vedasi il tripudio di commenti, anche sul forum, ogni volta che una soft debutta in un nightshow). Come tutti i reality morirà o per consunzione (gli utenti, in media, sono fidelizzabili per un certo periodo, ed il tasso di ricambio alla lunga non é detto sia sufficiente) o per la concorrenza di un programma simile, premiato dall'effetto novità. Ma ETV é una nicchia di mercato, rischia di durre a lungo. Chi lo ha messo su, ha studiato bene; cialtroni, ma intelligenti. Un dubbio sulla povertà "narrativa"; ma i vestiti alle modelle li passa la produzione o ci pensano in proprio? A giudicare dallo scarso numero di ricambi, direi la seconda ... E che diamine, almeno quelche reggiseno in più alle ragazze! E cambiare il fornitore di scarpe e collant: si vedono calzature che lo farebbero ammosciare ad un satiro.
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