Sargento Garcìa |
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| ... E’ difficile proseguire in questo modo e, parlo a nome mio, io avverto una certa stanchezza. Per adesso c’è la volontà di continuare, ma giorno dopo giorno cresce il desiderio di mandarli affanculo scoperchiando la pentola delle cose non dette. E poi vediamo chi viaggia in economic class con dignità e chi a cavalcioni di un somaro con le pezze al culo.
Non avrei MAI voluto leggere delle righe così sofferte da parte di chi si è dedicato da anni con (spesso) silenziosa passione a questo Forum. Purtroppo la "materia" che lo alimenta, e che, oltre a tenerci insieme, ha contribuito a far nascere e cementare amicizie, questa materia - dicevo - è diventata non solo sempre più scarsa e scadente, ma offre ormai in continuazione uno sgradevole retrogusto di presa in giro.
Così la sofferenza si fa amarezza, e l'amarezza porta a sfoghi lucidi e taglienti come rasoi, di cui sopra abbiamo - ahinoi - un esempio, che temo rimarrà inascoltato come ogni sfogo (ad occhio e croce, almeno uno "corposo" a settimana) che transita su queste pagine elettroniche.
Non c'è peggior tradimento di quello ai danni di chi mostra grande affetto, perché questo attaccamento si tramuta in risentimento, tanto implacabile in negativo quanto prima l'affezione era grande in positivo. E proprio questa potente molla sento nella parole di JF, peraltro già provato da un'altra sua situazione personale che ha voluto dolorosamente condividere con noi.
Ti guardino gli dèi dall'ira del mansueto
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